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Audioracconti di una Guardia Giurata. Voce narrante di Lorenzo Loreti, musiche ed effetti audio di Filippo T. Casanova. "Il mondo di una guardia giurata presentatoci in quest'opera è una raccolta variegata dove le tenebre, la malinconia e l'incertezza delle sensazioni sembrano essere sempre sulla soglia ma, nello stesso tempo, in ognuno di essi è presente un bagliore, un tiepido raggio di luce che, timido, cerca di farsi avanti, alla ricerca di una speranza, di una risposta, di un ricordo d'amore. E questo tremolio di positività che si fa largo, a stento, nel dubbio della notte fra l'oscillare di fantasia e verità, sogno e realtà, si presenta sotto forma di incontri. Che siano essi un bambino che gioca ai pompieri, un anziano poeta, un affettuoso cane o una ragazza dagli occhi tristi e se siano reali o meno, non è essenziale saperlo, ciò che conta è che ognuno di loro rappresenta la personificazione dei sentimenti e dell'interiorità di chi scrive: un'anima profonda e talvolta oscura ma capace di donare all'ascoltatore una vastità di spunti di riflessioni, di interrogativi e di nostalgia, in cui ciascuno può riconoscersi".
Audioracconti di una Guardia Giurata. Voce narrante di Lorenzo Loreti, musiche ed effetti audio di Filippo T. Casanova. "Il mondo di una guardia giurata presentatoci in quest'opera è una raccolta variegata dove le tenebre, la malinconia e l'incertezza delle sensazioni sembrano essere sempre sulla soglia ma, nello stesso tempo, in ognuno di essi è presente un bagliore, un tiepido raggio di luce che, timido, cerca di farsi avanti, alla ricerca di una speranza, di una risposta, di un ricordo d'amore. E questo tremolio di positività che si fa largo, a stento, nel dubbio della notte fra l'oscillare di fantasia e verità, sogno e realtà, si presenta sotto forma di incontri. Che siano essi un bambino che gioca ai pompieri, un anziano poeta, un affettuoso cane o una ragazza dagli occhi tristi e se siano reali o meno, non è essenziale saperlo, ciò che conta è che ognuno di loro rappresenta la personificazione dei sentimenti e dell'interiorità di chi scrive: un'anima profonda e talvolta oscura ma capace di donare all'ascoltatore una vastità di spunti di riflessioni, di interrogativi e di nostalgia, in cui ciascuno può riconoscersi".
Ci sono stati dei momenti, durante i primi anni di Guardia Giurata, che hanno messo veramente a dura prova il mio corpo e la mia mente. Ci sono stati dei momenti in cui la stanchezza e la mancanza di sonno prendevano a morsi la mia razionalità. Cercavo in ogni modo di rimanere aggrappato alla breve realtà del mattino ma, ogni volta che arrivava la notte, tutti i miei tentativi si frantumavano contro i cancelli dell'ennesimo utente. Notte dopo notte ogni bigliettino s'infilava nelle pieghe della mia anima, ispezione dopo ispezione. Entrando nelle case delle persone avevo quasi la sensazione di essere io il ladro, un ladro di sogni. Ma gli unici sogni che stavo rubando erano i miei. Allora mi aggrappavo all’immaginazione, al pensiero che la vita che stavo vivendo non era la mia, che il sogno che stavo vivendo era la realtà. A questo punto vi chiederete: funzionava? Solo per pochi minuti, il tempo di masticare una fredda fetta di limone… Buon ascolto Voce narrante: Lorenzo Loreti Music by: Filippo T. Casanova…
Bentrovati, per chi mi conosce e per chi mi scopre oggi per la prima volta, anche in maniera casuale o fortuita. Questo racconto, come del resto gli altri, esplora il mondo di una guardia giurata con l'incarico di "zonista notturna". Non voglio soffermarmi sulla trama in sé, ma sul contesto di questo servizio in particolare. Vivere la notte non saltuariamente ma quotidianamente, porta una serie di problemi e situazioni difficili da spiegare. Se non avete mai fatto questo mestiere o se non siete persone particolarmente empatiche difficilmente potrete capire. Spesso la gente ci giudica, ci evita, ci etichetta; nel migliore dei casi ci attraversa come se fossimo trasparenti. A me personalmente poco importa, ma voglio ricordare a tutti che ogni persona ha all'interno di sé un proprio universo fatto di arte, cultura, passioni, rimpianti, ricordi, speranze, ambizioni, traguardi da raggiungere. Ognuno di noi osserva il mondo e lo vive di conseguenza con la presunzione di poterlo cambiare. Cambiare non vuol dire spostare una montagna o costruire un grattacielo nel deserto; si può cambiare le cose anche spostando un semplice sassolino colorato. In merito al racconto ci tengo a dire che tutto ciò che leggete, e sottolineo tutto, è realmente accaduto, pertanto ringrazio tutt'oggi il collega che mi ha accompagnato in quel viaggio e non solo lui. Marco rappresenta tutti quei colleghi di lavoro che ti supportano giorno dopo giorno o meglio notte dopo notte... Ringrazio il narratore Lorenzo Loreti e il musicista Filippo T. Casanova.…
Salve amici, bentornati nel mio mondo, il mondo di una semplice Guardia con la passione per la scrittura. Nei miei due libri, la "tigre bianca" compare diverse volte e non per caso. Questo grande e solitario felino mi ha sempre affascinato, la sua fama di divoratrice di uomini mi ha colpito fin dai tempi del "Libro della Giungla". Quello che andrete ad ascoltare è semplicemente un sogno confuso e disconnesso, come del resto tutti i miei sogni. Giustamente la maggior parte della gente non dà importanza a ciò che sogna, che siano sogni d'amore o incubi destinati a svanire con il suono della sveglia... ma non tutti svaniscono immediatamente: alcuni rimangono in testa per giorni o per anni, come nel mio caso. Trarne poi una morale non è tanto facile, ma neppure tanto impossibile. Ci ho provato, spero di esserci riuscito. Come sempre ringrazio Lorenzo Loreti per l'interpretazione e Filippo T. Casanova per la musica.…
Nel buio della notte esiste un mondo, diverso da quello diurno. Un mondo misterioso dove la fantasia, aiutata da una buona dose di stanchezza, mi portavano spesso ad esplorare mondi distanti dal mio. Per noi guardie i cani, soprattutto quelli grossi, possono creare delle difficoltà, per vari motivi. Basta però cambiare il punto di vista, basta superare leggermente il freddo confine umano e voilà! Ecco apparire DerWolf: un grosso lupo che non teme ladri o intrusi ma rimane impotente di fronte ad un distacco al quale lui non riesce e non può opporsi. Il mondo in cui viviamo ci ripete che noi “uomini” siamo padroni del nostro destino… io non ne sono troppo convinto e neppure il mio amico “cane”. Questa storia è ispirata ad un episiodo accaduto durante un mio turno di notte, come del resto tutti gli altri racconti, e il cane in questione è ancora a zampa libera, come del resto il postino. Come sempre ringrazio Lorenzo Loreti per l’interpretazioene e Filippo T. Casanova per la musica.…
Durante il turno di notte mi capitava spesso d'incontrare animali dall'apparenza buffa o dal modo di fare curioso. Mi sono sempre soffermato qualche minuto con ognuno di loro. che siano stati cani, volpi o tassi. Li osservavo osservarmi e non è stato difficile immaginare una storia con ognuno di loro, storie che, a quanto pare, a loro piacevano molto e a me aiutavano a superare la notte e soprattutto a dare un senso a quella specie di lavoro che per molti anni mi ha rubato la luce. Il vero nome di Diabolik è Elio e il suo musino nero come la pece ha realmente ispirato questo racconto, quindi se dovessi diventare famoso il merito sarà gran parte suo. Buon ascolto…
Nell'immaginario di tutti noi c'è una precisa idea della morte: una figura terrificante, rivestita di un mantello nero con il volto coperto da un largo cappuccio. Qualcuno la descrive come una gigantesca "mietitrice". Io ho sempre pensato a lei come ad un'entità senza passioni nè sentimenti e quindi fredda, incorruttibile e puntualissima. Ha da sempre fatto il suo lavoro, sin dalla comparsa sulla terra del primo essere vivente. Non si cura di bambini, anziani, donne. Non si cura di colpevoli o innocenti; quando viene chiamata, parte ... Bene, io conosco un suo piccolo segreto, un suo piccolo "svago", se si può dire. Quale? Ascoltate questo racconto e lo capirete. Buon ascolto.…
Il nemico più grande di una guardia giurata è senza dubbio il sonno: piccolo folletto dispettoso che si aggira sempre nei paraggi aspettando il momento più propizio per entrare nella tua mente e mettere tutto a soqquadro. Al folletto dei sogni piace prendere tutti i puzzle della tua vita, mescolarli ben bene e buttarli alla rinfusa sul tavolo del tuo raziocinio. La mente naturalmente tenta di ribellarsi, cercando affannosamente di raccogliere i pezzi e rimetterli al proprio posto come la più brava delle massaie, ma il sonno stordisce, confonde e il risultato spesso è quello descritto nel racconto: un quadro distorto e confuso, un giorno che non nasce e non muore, una strada che non porta da nessuna parte, una realtà infinita racchiusa in un semplice e impercettibile "battito di ciglia". Buon ascolto e mi raccomando: se proprio dovete sognare, fatelo in un comodo letto.…
La protagonista di questo racconto è una persona sconosciuta che vedevo spesso vagare per la strada della mia città durante il mio turno di servizio. Troppe volte per non farci un racconto. Mentre il Lone solitario, secondo un'antica leggenda africana, raffigura uno spirito tenebroso, un divoratore di anime..…
Quanti di noi avrebbero potuto saltare il fosso. Almeno una volta nella vita. Ma il tempo passa e le persone si trasformano, anima e corpo. Il fosso comunque è sempre lì, da secoli aspetta solo di essere saltato. Buon ascolto amici miei, spero di avervi regalato un'altra piccola emozione. Curiosità: I gioco di Gianni rappresenta uno spaccato di realtà della nostra terra, a Massa-Carrara da secoli si vive di marmo e il marmo è dentro e fuori di noi fin dalla nascita. Mentre il gioco dei verdurai è anch'esso un gioco di "cortile" abbastanza diffuso che permetteva ai maschietti di giocare con le bambine "scimmiottando" il mondo dei grandi. I grandi, così lontani dai bambini e così vicini a quel "fosso" ...…
Delle notti capita che i sogni inseguono altri sogni, come i sognatori inseguono altri sognatori. Questa è una storia di pioggia confusa che non sa dove cadere.
Questa storia non è una storia di uomini ma di sogni e in questo racconto c'è tutta l'amarezza di un soldato che ha passato la sua esistenza a combattere, guerra dopo guerra, nemico dopo nemico fino a quando ... Durante un assedio il tuo corpo si coprirà di sangue, sarà il tuo o quello del nemico? Ha forse importanza quando arriva il buio? Il piccolo racconto è nato dopo un'ennesima notte di lavoro, dove la mia resistenza fisica e mentale fu messa duramente alla prova e allora come descriverla se non dalla parte di un "guerriero stanco".…
Questo racconto parla del mio rapporto con la notte e con la mia fantasia. Come ogni mia storia si parte dalla realtà per poi sbandare verso l'ignoto. Nicolino non è un personaggio inventato come il pinguino, è reale, anche se ormai è grande e forse i miei racconti non gli bastano più.
Questo è il mio secondo audioracconto, forse quello che mi tocca di più. Anche questa storia prende spunto da un vissuto reale ed è essenzialmente dedicata a mio padre, al suo lavoro ... a me. In queste poche righe cerco d'illustrare un passato che non esiste più, un passato fatto di polvere di marmo e profumi. Ricordi d'infanzia che spesso mi tagliano l'anima come le lame tagliano il marmo, 60 cm all'ora. Spero che l'immagine di ciò che ascolterete serva a farvi capire cos'è stato per noi e i nostri avi IL MARMO.…
Questo racconto, come del resto tutti i miei racconti, parla di un incontro realmente avvenuto. Esattamente a Carrara, in Piazza Sacco e Vanzetti durante un cambio turno. Il simpatico "ominide" ha dato spunto a questa storia, e la mia fantasia ha fatto il resto.
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