Il destino delle democrazie nel Freccero pensiero

Compostage

Il primo intervento televisivo che abbia ascoltato in cui dalla bocca di un ospite tutta la questione del green pass sia uscita dall'angolo buio di virus e vaccini (su cui avremo prestissimo modo di ritornare perché serve) è stato quello di un guru in ombra come Carlo Freccero. Come sentiremo è stato uno dei pochi ad aver avuto il coraggio di tirare in ballo, oltre nientemeno che l'intrigante post-Papabuono, il lavoro sul Grande Reset di Klaus Schwab (che spegne definitivamente l'ipotesi di complottismo evocata attorno al pensiero del dissenso) e di illustrare anche la parentela soggiacente, solo oggi assurta al clamore della cronaca, fra Draghi e Macron: i Macrofaghi o il Dragon.

Ho preso due interviste, le ho sposate fra loro (nonostante la prima sia stata molestata da una lagna di sottofondo) togliendo quasi tutti gli inserti dei presentatori in modo che ne esca una specie di relazione lineare con cui inaugurare questo primo episodio di un podcast che spera di non essere uno dei canti del cigno dell'età d'oro post-bellica della libertà.

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Le sigle sono Freedom di Richie Evans e La Libertà di Giorgio Gaber.

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